Romani, i lavoratori hanno pagato cara la crisi bancaria, è ora di riconoscerlo

“I bancari vittime della crisi. E’ il momento di ripagarli”. Titola così il quotidiano “La Prealpina” sui propositi di First Cisl in vista dell’avvio del confronto sul contratto di lavoro dei bancari in scadenza. Scrive l’autore dell’articolo Nicola Antonello: “Aumenti salariali, cambiamento del modello bancario ridando vigore alla consulenza e la proposta della creazione di postazioni di lavoro condiviso fra diverse banche contro la chiusura dei singoli sportelli, soprattutto nei paesi piccoli. Sono queste alcune delle proposte che First Cisl porterà al tavolo della trattativa”.

“In precedenza – evidenzia La Prealpina – si arrivò addirittura a due scioperi storici, mentre stavolta le premesse sembrano migliori. Ma, di certo, non sarà una passeggiata, visto che bisognerà mettere mano a un impianto originario del 1990, vale a dire la preistoria del sistema creditizio. Già perché di mezzo sono arrivati Internet, fusioni imponenti, disastri epocali e inimmaginabili.”

A Varese il segretario Generale di First Cisl, Giulio Romani, ha analizzato momento e prospettive incontrando i dirigenti sindacali locali ai quali ha indicato le priorità: “Chiaramente chiederemo un aumento salariale, mentre la controparte non vorrà concederlo. Ma d’altronde, all’interno del periodo di crisi del sistema bancario, i lavoratori sono stati fondamentali e hanno pagato di tasca propria il risanamento. Ora è venuto il momento di ripagarli”.

Sulla banca che verrà Romani è sicuro: “Chiederemo regole uguali per tutti per frenare il dumping che si sta creando attorno alla debancarizzazione del sistema. Ci sono soggetti, cioè, che senza la vigilanza e i vincoli delle banche operano nei sistemi di pagamento, nella gestione del credito e nelle relazioni col cliente. E, in questo modo, si crea un dumping che si riflette sui lavoratori e sull’utenza. Al contrario – prosegue Romani sulla Prealpina -, chiediamo alle banche di puntare su una consulenza vera, rispetto a ora quando si sta puntando sul web e sui robot, mantenendo lo stesso modello precedente”.

Non secondaria la situazione degli sportelli in costante chiusura. Il fenomeno è crescente nei piccoli centri dove l’utenza è lasciata senza servizi bancari: “Per evitare le chiusure e che quindi gli anziani mettano i soldi sotto il materasso con evidenti problemi di sicurezza – ha concluso il segretario Generale di First Cisl, Giulio Romani -, si potrebbero avviare delle postazioni di co-working, dove gli istituti possono operare a giorni alterni, senza lasciare scoperte le piccole realtà di paese”.