Romani, col nuovo contratto recuperare occupazione e ruolo sociale delle banche

Il rinnovo dei contratto dei bancari e il ruolo che dovrà avere il sistema bancario nella società. Il quotidiano on line “VareseNews” ne rilancia i temi correlati seguendo l’incontro che il segretario Generale di First Cisl, Giulio Romani, ha avuto con i suoi dirigenti varesini. Michele Mancino firma un articolo del titolo: “Romani (First Cisl), la banca deve recuperare il suo ruolo sociale”.

“Il segretario Generale di First Cisl – scrive VareseNews – sembra appena uscito da un corso di economia civile. Parla di dimensione spirituale della banca, dove la redditività non è il Roe, indice che esprime i risultati economici di un’azienda, ma qualcosa che ha a che fare con le ricadute sociali, con l’impatto che una banca e la sua gestione hanno sulle persone e l’intera comunità. L’area contrattuale a cui ci riferiamo – spiega Giulio Romani – è quella che risale al 1990 quando le banche erano pubbliche e non c’era ancora il web. Oggi occorre un nuovo modello più inclusivo che tenga conto di quanto è avvenuto».

Per il quotidiano varesino la rivoluzione che Romani vuole ispirare poggia su due pilastri: “La banca – dice – non è più un soggetto indifferente alle conseguenze del suo operato e la formazione del personale deve essere coerente con il nuovo modello. La storia recente indica con chiarezza che il sistema bancario nel suo complesso sconta un ritardo enorme rispetto, per esempio, al sistema industriale che da tempo ha imparato a fare i conti e ad assumersi le responsabilità per le sue esternalità. Come dire: se il sistema bancario vuole continuare a fare il suo lavoro, deve farlo non solo rispettando criteri di sostenibilità economica ma anche sociale”.

Giulio Romani fa inoltre notare come sia necessario che “la Repubblica e la sua Costituzione siano i veri garanti di questo nuovo modello”.

E sulla svendita degli Npl da parte delle banche parte decisa la stoccata di Romani: “Portarli fuori dalla banca e affidarli a soggetti non regolamentati e vigilati, così come è stato proposto all’Abi, potrebbe creare problemi di coesione sociale perché significa consegnare quel credito e quindi le persone nelle mani di soggetti al di fuori di ogni controllo, tra cui gli usurai. Credo che in questa fase per il bene del Paese la banca debba recuperare il suo ruolo sociale attraverso una funzione di consulenza che sia la più ampia possibile».