Avvenire, studio First Cisl su banche, comuni senza filiali, è allarme sociale

“Avvenire” dà una caratterizzazione forte al rapporto First Cisl sulla presenza degli sportelli bancari nel territorio nazionale. Con il titolo “Piccola Italia senza banche. A sportelli zero 383 Comuni” il quotidiano cattolico lancia un grido d’allarme sull’assenza di servizi bancari in tanti comuni. L’autore dell’articolo, Luca Mazza, scrive: “piccola Italia sempre più abbandonata dalle banche. Gli istituti di credito mettono in campo politiche di taglio dei costi drastiche con la conseguenza di lasciare scoperti, cioè senza neanche uno sportello, tanti centri della Penisola. Tutti posti abitati a maggioranza da anziani, quindi persone spesso poco al passo con la trasformazione digitale che sta investendo il settore”.
“Sono quasi 400 ormai i Comuni italiani – prosegue Avvenire – in cui ai cittadini del luogo non viene concessa l’opportunità di poter prelevare contanti. Ad aggiornare i numeri del trend è un’indagine della First Cisl che conta esattamente 383 Comuni totalmente privi di banche. Dai dati del sindacato la linea dei tagli degli sportelli bancari ha fatto sparire dal 2010 al 2017 1a bellezza di 6.289 filiali. Nello stesso arco temporale il personale di rete è sceso di oltre 26mila unità”.
Luca Mazza definisce duro il commento del segretario Generale di First Cisl, Giulio Romani: “i top manager giustificano l’abbandono del territorio con l’avanzata del digitale, ma è un pretesto, perché il ritmo delle chiusure dalla fine del 2010 è stata del 18,7% contro un calo di accessi alle agenzie solo del 7,5%. Mirano a tagliare i costi. Dal 2010 tagliati 26mila posti. L’avanzata del digitale è un pretesto”.
“Avvenire” fa notare come “i Comuni serviti da almeno una filiale bancaria erano 5.906 a fine 2010 e sono scesi a 5.523 alla fine dello scorso anno. E se un’indagine dell’Abi sull’accessibilità in banca rileva il maggior ricorso alle nuove tecnologie con l’adozione di soluzioni innovative per agevolare tutte le fasce di clientela a partire da chi è portatore di handicap”. Per First Cisl invece “è grave che a restare sguarnite di filiali bancarie siano le aree marginali, abitate da una popolazione più anziana”.
Il problema sociale esiste e no va sottovalutato. “Tutt’altro che marginale – prosegue il quotidiano romano – è l’impatto negativo sul l’economia locale di questo progressivo abbandono del territorio: sette anni fa c’erano 7,6 sportelli ogni 1.000 imprese, ora sono solo 6,2. Dal rapporto viene fuori che nell’Italia nord-occidentale i Comuni serviti dagli sportelli bancari sono 1.923 nel 2017 con un calo del 4,6% rispetto al 2010, in Italia nord-orientale 1.258 (-7%) e in Italia centrale 786 (-6,2%) mentre al Sud sono 1.556 (-8,5%) con punte del -9,3% nelle Isole”.
“Il dato più impressionante – sottolinea ad Avvenire il responsabile dell’ufficio Studi di First Cisl, Riccardo Colombani – è che più di un quarto delle filiali perse negli ultimi sette anni è stato chiuso nel solo 2017. A fine 2010 c’erano 33.663 agenzie bancarie, il 31 dicembre scorso erano scese a 27.374 e ben 1.653 chiusure si sono concentrate nel 2017. In un solo anno siamo scesi da 48 a 45 filiali ogni 100 mila abitanti. Se si dovesse procedere con il ritmo del 2017 da qui a una quindicina d’anni non ci sarebbe più alcuna presenza fisica delle banche sul territorio”.