Il Cittadino, studio First Cisl banche, Brianza, calano sportelli e lavoratori

Le riorganizzazioni bancarie hanno ridisegnato l’offerta bancaria disponibile sul territorio nazionale. Lo certifica la ricerca curata dall’ufficio studi di First Cisl, diretto da Riccardo Colombani, che è stata rilanciata dal settimanale “il Cittadino”. Il titolo del reportage, firmato da Paolo Rossetti, è alquanto eloquente: “Meno sportelli e addetti. Ecco i tagli delle banche”. Le cifre dell’analisi vengono utilizzate per verificare cosa sia successo nelle banche che operano nel monzese. “Gli sportelli diminuiti in dieci anni da 500 a 493 scrive il periodico lombardo -. Circa 500 posti di lavoro persi negli ultimi 8 anni. Anche le banche brianzole hanno subito nel loro complesso gli effetti della crisi. E se a livello nazionale dalla fine del 2009, come recita una ricerca dell’ufficio studi della First Cisl, al 2017 si è passati da 330mila posti di lavoro e 286mi1a (quindi un significativo meno 44mila, con un addetto su 10 perso al Nord e uno su due al Sud), anche la provincia di Monza ha dovuto fare i conti con gli esuberi. Ha dovuto e dovrà, perché, per effetto di piani industriali nazionali che si svilupperanno da qui al 2024, perderà altri 350 posti, in banche come Unicredit, Intesa Sanpaolo, ma anche, in misura minore, in istituti come Credito Valtellinese e Ubi. Il programma esuberi del Banco Desio, invece, finirà il prossimo settembre”.

“Il Cittadino” evidenzia come il fondo di solidarietà sia stato efficace nell’attenuare gli effetti delle ristrutturazioni. “Uscite concordate, esuberi non traumatici, anche in virtù di uno strumento attivo da vent’anni e che nel comparto attutisce le conseguenze dei tagli. In queste occasioni, infatti, interviene il fondo di solidarietà, ente bilaterale cui partecipano lavoratori e aziende che permette al lavoratore un esodo di massimo cinque anni fino alla finestra utile per la pensione, garantendo nel frattempo la copertura dei contributi mancanti e un assegno con una decurtazione rispetto allo stipendio. Insomma il bancario, prima sinonimo di posto fisso, sicuro e ben retribuito, risente della crisi, anche se ha solidi strumenti per affrontare l’uscita dal mondo del lavoro”.

“La fonte anche dei dati brianzoli è proprio la First Cisl – prosegue il periodico monzese – che in questi giorni ha visto un avvicendamento al vertice: Marino Perotta ha lasciato il posto alla neo segretaria generale per Monza Brianza e Lecco, Tiziana La Scala”, la quale ha dichiarato: “in un contesto particolarmente complesso come quello attuale non posso negare la preoccupazione per un incarico di così grande responsabilità com’è quello di sovrintendere un territorio che conta 1.500 iscritti. Il sistema del credito è in continua evoluzione, ristrutturazioni e riorganizzazioni aziendali sono ormai diventate una prassi giornaliera. Anche le province di Monza e Lecco hanno pagato e pagheranno lo scotto di questo tipo di operazioni, che hanno il solo scopo di ridurre i costi, soprattutto quelli relativi al personale. Un quadro nell’insieme fatto di luci e ombre, sia a livello nazionale, sia territoriale, che proprio per questo richiede un grande impegno e un lavoro di squadra di tutta la segreteria. Un metodo già rivelatosi vincente in questi anni”.

Il mondo delle banche è soggetto a rapidi processi di trasformazione. Lo ribadisce al “Cittadino” il segretario provinciale uscente di First Cisl Monza Brianza e Lecco, Marino Perotta: “gli sportelli resteranno ma saranno sempre più magri, con meno personale e meno servizi alla clientela. Alla fine di quest’anno scadrà il contratto nazionale dei bancari. Potrebbe essere l’occasione giusta per discutere del nuovo modello di banca”.