Strage di Capaci, Furlan, non c’è sviluppo senza legalità

“Non bisogna mai dimenticare le vittime della lotta contro la mafia ed indicare sempre ai giovani la strada della legalità perché non c’è sviluppo senza giustizia e sicurezza”. Lo scrive sulla pagina Facebook della Cisl la segretaria generale Annamaria Furlan.

Sono trascorsi 26 anni dalla strage di Capaci dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre giovani agenti della sua scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Furono terribili giorni di sgomento per la città di Palermo e per l’Italia tutta. Ma il ricordo di questi uomini e donne che sono morti in nome della legalità rimane più che mai vivo nella coscienza civile. Tanti giovani in piena sintonia con il pensiero e la vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, si nutrono di un innato e spontaneo spirito di ribellione verso quelle ingiustizie, quella sopraffazione, quell’illegalità di cui la mafia è stata e continua a essere espressione cruenta e barbarica. Bisogna batttersi tutti insieme per diffondere questi valori fino a quando tutte le mafie non saranno sconfitte. Per questo oggi saremo a Palermo con una nostra delegazione (ci saranno il Segretario confederale Andrea Cuccello ed i Segretari generali della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo e della Cisl Palermo Trapani, Leonardo La Piana, alla cerimonia in ricordo delle stragi di Capaci e Via d’Amelio per ribadire l’impegno della Cisl contro la mafia ed ogni forma di illegalita’”, conclude la leader nazionale della Cisl.