Deutsche Bank, 222 esuberi volontari incentivati, scongiurate esternalizzazioni

“La nota negativa è che ancora una volta una riorganizzazione ha bruciato posti di lavoro, l’aspetto positivo è che un efficace sistema di relazioni sindacali ha sventato il rischio delle esternalizzazioni ipotizzate dall’azienda e ha consentito la gestione degli esuberi con un sistema volontario di incentivazioni che trova pochi altri riscontri negli ultimi anni in Italia”: è il commento di Sara Barberotti, della Segreteria nazionale di First Cisl, all’accordo firmato nella notte in merito alle ricadute del processo di ristrutturazione di Deutsche Bank.

“La sfida – spiega Maurizio Gemelli, responsabile di First Cisl nel gruppo Deutsche Bank – era quella di riuscire a trasformare una riorganizzazione di dimensioni rilevanti, sulla quale peraltro avevamo manifestato da subito le nostre perplessità, in un’occasione per individuare soluzioni alternative, anche innovative. In primo luogo, abbiamo chiesto e ottenuto il mantenimento in banca delle attività inerenti il credito al consumo che il piano prevedeva di esternalizzare su una rete di agenzie esterne, ipotesi che avrebbe messo a repentaglio la stessa permanenza nell’area contrattuale del credito. Contemporaneamente, abbiamo definito per i 222 esuberi individuati dal piano un percorso di uscita su base volontaria di qui al 2025 attraverso l’utilizzo del fondo di solidarietà di settore per un massimo di 5 anni e l’erogazione di incentivi che prevedono un’una tantum di 2.550 euro, cui si sommano da 4 a 6 mensilità aggiuntive a seconda del periodo di permanenza nel fondo e un ulteriore indennizzo pari al 5,5% della retribuzione annua lorda mensilizzata per ciascun mese intercorrente tra l’accesso al fondo e il pensionamento, nonché la maturazione del premio di anzianità. A fronte dei maggiori carichi di lavoro determinati dalla nuova gestione interna del credito al consumo, abbiamo concordato anche 7 assunzioni, che ci auguriamo costituiscano un primo segnale di cambio di rotta nelle politiche occupazionali del gruppo”.