AdessoBanca! a Pavia, i 6 punti di First Cisl contro i crac finanziari

Il settimanale “Il Ticino” si occupa dei 6 punti di AdessoBancal. L’articolo firmato da Alessio Molteni, dal titolo “Presentati i sei punti programmatici per la tutela del risparmio e del lavoro Banche e crack finanziari, il manifesto della Cisl”, prende in analisi le principali crisi bancarie per legittimare la proposta presentata in varie parti d’Italia. “Banca Etruria, Monte dei Paschi di Siena, Popolare di Vicenza- scrive il Ticino –  quante volte abbiamo letto e sentito questi nomi e le vicende relative alle tante persone che di colpo non hanno più trovato niente sul proprio conto corrente, costruito con sacrifici e risparmi nel corso degli anni. I tre istituti di credito sono-solo un esempio perché di scandali simili, ma meno pubblicizzati, ne sono avvenuti”.

Nonostante il panorama italiano sia pieno di macerie finanziarie il settimanale riprende il punto di vista della Cisl e di First Cisl sostenendo che bisogna” continuare a credere sia possibile produrre utili senza rinunciare a essere coerenti con quanto affermano gli articoli 41 e 47 della Costituzione in materia di responsabilità sociale, tutela del risparmio e sviluppo del credito”.

Al collegio Cardano di Pavia la Cisl Pavia-Lodi e First Cisl sono intervenuti il Segretario generale di First Cisl, Giulio Romani, il segretario territoriale di First Cisl Pavia-Lodi Paolo Ascagni, la segretaria della Cisl Pavia-Lodi Elena Maga e il deputato della Lega Marco Maggioni. “Il tema del risparmio è disciplinato dalla Costituzione – ha detto Romani –  dove si specifica che l’impresa economica non può essere esercitata in contrasto con la libertà sociale. Inutile nasconderlo, alla base dell’attuale e perdurante crisi c’è un modello sbagliato di banca”. Lo Stato ha gli anticorpi necessari, chiede il Ticino? “Speriamo abbia le orecchie aperte – ha risposto la segretaria della Cisl Pavia-Lodi, Elena Maga – dato tutto quello che è successo negli ultimi anni. Credo che gli strumenti di tutela possano mettere in sicurezza non solo i risparmiatori, ma anche gli istituti di credito che devono iniziare ad essere più trasparenti. Questo manifesto fa il paio con quello presentato ad inizio anno in merito a politiche fiscali più eque”.

Il settimanale lombardo fa notare che quando “si dice Stato il riferimento è alle forze politiche, unica leva per imprimere una svolta al settore. Davanti ad emorragie finanziarie come quella del Monte Paschi, Palazzo Chigi ha trovato i 25 miliardi utili al salvataggio della storica banca senese, segno evidente che Roma può e deve intervenire. “Abbiamo due problemi – fa notare Giulio Romani — Il primo consiste nel far rispettare l’articolo 47 della Costituzione per il quale il risparmio va tutelato. L’altro punto è il ruolo giocato dall’Unione Europea sul mercato bancario. In tempi di crisi gli istituti di altri paesi sono stati aiutati con massicci interventi di Bruxelles, da noi è andata diversamente. Ora le regole sono cambiate. I nostri fondi pubblici devono essere vagliati dalla Banca Centrale Europea che vieta in larga parte queste pratiche. Si pone un tema di sovranità nazionale in termini bancari, un punto sul quale il Parlamento appena eletto dovrà lavorare”.