AdessoBanca!, Varese News, sei punti molto chiari, obiettivi raggiungibili

Il web magazine Varese News, con un articolo  dal titolo «Romani (First Cisl): “Le banche rispondono agli azionisti e dimenticano i risparmiatori”» a firma di Michele Mancini, si occupa della presentazione di AdessoBanca! a Varese. All’incontro hanno partecipato il segretario generale di First Cisl, Giulio Romani, il senatore della Lega Stefano Candiani la deputata del Pd Maria Chiara Gadda e la segretaria della Cisl dei Laghi Adria Bartolich, coadiuvata da Maurizio Locatelli, curatori dell’organizzazione.

Sei punti di buon senso sono stati definiti dai partecipanti quelli contenuti nel “manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro” della Cisl e di First Cisl. La cronaca di Varese News riferisce che tutti si sono trovati concordi nel dire che è necessario dare un ruolo ben definito agli organismi di controllo per salvaguardare i risparmiatori e liberando, al contenmpo, dal peso delle pressioni commerciali gli operatori. E’ stato ribadito come sia indifferibile combattere la selvaggia speculazione e retribuire in modo responsabile i top manager punendo i responsabili dei disastri bancari.

Il segretario generale di First Cisl Giulio Romani ha evidenziato come “negli ultimi trent’anni sia cambiata la natura delle banche che hanno esasperato il concetto di fare utili. Questo è il grande equivoco perché le privatizzazioni integrali e la scelta di lasciare alle fondazioni il ruolo di azionisti di minoranza ha spazzato l’interesse pubblico. In Germania vige invece  un sistema misto che riesce a garantire il giusto punto di equilibrio del sistema”. Secondo Giulio Romani la politica ha gli strumenti adatti  per invertire la rotta agendo soprattutto sulla leva del controllo. Bisogna quindi favore una partecipazione più attiva e diffusa nella governance bancaria dove, fino ad oggi,  non hanno trovato posto i piccoli azionisti che, tutti assieme, rappresentano quote importanti del capitale azionario

Apprezzato anche l’intervento della segretaria della Cisl dei Laghi Adria Bartolich secondo la quale, come scrive Varese News, “bisogna separare le banche commerciali da quelle d’investimento favorendo l’accesso al credito di famiglie e Pmi. Bisogna inoltre ripristinare un rapporto di fiducia, motore dell’economia reale e finanziaria, tra istituti di credito, cittadini risparmiatori e territorio. Oggi quella fiducia è venuta meno. I piccoli si vedono troppo spesso chiudere le porte in faccia mentre per i grandi gruppi e i soliti noti ci sono le corsie preferenziali con gli effetti che conosciamo”.

Deciso infine il passaggio sugli Npl (Non performing loans). “Il credito deteriorato quando esce dalla vigilanza bancaria, per essere affidato al primo che capita, perde ogni tutela – ha concluso Giulio Romani -. Le banche cedono agli hedge funds al 15%-20% un credito che a bilancio viene iscritto al 40% e la differenza, molto consistente, se la intascano i fondi speculativi”. “Una cosa deve essere chiara: quando un banca cede Npl a un fondo sta liquidando a prezzi stracciati posti di lavoro, case, macchine, aziende a soggetti già ricchi che guadagneranno molto di più di quanto hanno rischiato. Mentre con un po’ di pazienza la banca potrebbe recuperarli direttamente”.