Banca, la tentazione dei big del web, ma il fattore umano resta centrale

In una lunga intervista al vicedirettore di Banca d’Italia Fabio Panetta rilasciata al quotidiano La Stampa dal titolo “I nostri istituti fuori gioco, se non innovano. Amazon può diventare un big del credito”, a firma di Marco Zatterin, si analizza la situazione del settore del credito soprattutto alla luce dell’avvento massiccio della fintech che vede i grandi big del web, da Google ad Apple, Alibaba e Amazon.

Secondo Panetta “le banche devono migliorare il ricorso all’innovazione rispetto al passato, quando la tecnologia raddoppiava l’attività tradizionale e i bancomat duplicavano gli sportelli”.

La sfida si combatte soprattutto sui dati. Oltre alle migliori performance tecnologiche, i big del web hanno il vantaggio di conoscere a fondo il cliente. Conoscono le sue abitudini, il tenore di vita e, soprattutto, se pagano o meno. “I dati sono l’elemento chiave di concorrenza”, afferma Panetta.

Per diverse operazioni, tuttavia, come ad esempio un contratto di mutuo, il web non offre lo stesso grado di relazione con la clientela: “Molte decisioni richiedono una valutazione dei rischi fatta da persone – rassicura Panetta -. Anche nella gestione dei rischi, da quelli operativi a quelli cibernetici, il fattore umano è ancora centrale”.