Addio bancario d’un tempo, oggi premiano la fintech e la gestione attuariale

Ci sono segnali sempre più forti sul fronte delle professioni bancarie che cambiano e si modellano non solo sotto la spinta dell’innovazione tecnologica.

Due recenti articoli annunciano il cambiamento in atto. Il primo è pubblicato dal web magazine affaritaliani.it con il titolo: “Le banche tornano ad assumere. Le figure più ricercate nel credito”. Si portano ad esempio i casi di Intesa San Paolo, Unicredit, Mps (Widiba) e Banco Bpm che accelerano la corsa verso la tecnologia e dunque sono alla ricerca di nuove figure professionali con forti conoscenze nella fintech.

Il secondo articolo, molto interessante, lo pubblica il portale yahoo.it con un titolo molto invitante: “Chi è l’attuario, il lavoro più ricercato nel 2018”. L’attuario è uno specialista che determina il futuro di variabili demografiche ed economico-finanziarie, disegnando quale sarà la realtà nel breve, medio e lungo periodo. L’attuario opera in settori sempre più strategici: compagnie di assicurazione e riassicurazione, previdenza, enti di vigilanza, banche ed enti finanziari in genere. Profilare il prodotto giusto ad ogni persona sembra essere la sua sfida quotidiana. Si tratta di una figura professionale non ancora sviluppata in Italia dove se ne contano solo poche centinaia. In Europa, invece, in questo settore operano decine di migliaia di specialisti. Addirittura sembra che negli Stati Uniti quella dell’attuario sia considerata la professione del futuro.

Buon inizio d’anno