Job Magazine, mensile Cisl Milano, ecatombe occupazionale un dato di fatto

Il mensile Job Magazine edito da Job Network Cisl Milano Metropoli ha ripreso, nel suo numero di novembre, il tema del “costo sociale dei crac” nel settore del credito.

In evidenza una ricerca del luglio scorso, condotta dall’Ufficio Studi di First Cisl, che ha evidenziato come, dall’inizio dell’anno, ben 17.500 i lavoratori hanno “volontariamente” lasciato il posto di lavoro tramite il Fondo di solidarietà di settore. In pratica, in sette mesi oltre il 5% della forza lavoro è stata ‘dichiarata’ in esubero e, conseguentemente, accompagnata alla pensione. “Un depauperamento incontrollato e, talvolta, palesemente ingiustificato di esperienze e professionalità maturate nel tempo dai bancari più ‘anziani’ ”.

Una costatazione dei fatti che aveva indotto Giulio Romani, segretario generale First Cisl, a definire “un’ecatombe occupazionale” i piani di ristrutturazione che hanno coinvolto tutto il sistema bancario.

Una dichiarazione, quella di Romani, che, alla luce dei fatti, il tempo ha dimostrato essere fondata.

Una nuova indagine effettuate nei primi giorni del mese di novembre, condotta sempre dall’Ufficio Studi per MF-Down Jones, ha dimostrato come sul fronte occupazionale il sistema, per le uscite dal lavoro poste in ato, abbia sostenuto un costo stimato in 2,8 miliardi di euro (1,2 mld budgettizzati dalle banche per la gestione delle eccedenze di personale e 1,6 mld a carico delle Stato).

Temi che, in unicum con il “nuovo modello di banca”, “First Cisl ha posto da tempo all’attenzione dell’opinione pubblica e dei mass media, discussioni che però sembrano – forse per comodità, forse per incapacità – non ‘interessare’ le Istituzioni e le altre parti sociali, ma che devono essere affrontati con urgenza”.