Ccnl assicurativi, su Affari e Finanza de La Repubblica il parere di First Cisl

“Più flessibili e ‘tecnologici’ il nuovo profilo degli assicuratori” è il titolo del servizio di Massimiliano Di Pace sul supplemento Affari & Finanza del quotidiano La Repubblica nel quale si illustrano le prospettive del lavoro nel settore assicurativo italiano alla luce del nuovo contratto nazionale.

“Meno outsourcing, più smartworking e attenzione al cliente. Ma anche nuovi profili professionali per i dipendenti delle assicurazioni. Queste novità sono state in parte metabolizzate nel nuovo contratto collettivo, firmato a febbraio 2017” scrive Di pace, che riporta il commento del segretario nazionale di First Cisl, Roberto Garibotti.

“Una delle novità più significative dell’ultimo ccnl – sottolinea Roberto Garibotti, segretario nazionale della Cisl-First delegato per il settore assicurativo – è la sua estensione ai dipendenti delle società che forniscono servizi alle compagnie assicurative, che finora applicavano contratti meno remunerativi. Questa circostanza ridurrà la convenienza a rivolgersi all’esterno per affidare servizi come il cali center e attività amministrative, per cui si dovrebbe arrestare il processo di outsourcing, che oggi, secondo nostre stime, coinvolge 10mila lavoratori, un numero importante, se rapportato ai 47mila dipendenti delle compagnie assicurative”.

“Un’altra importante novità che emerge dal contratto collettivo 2017 è la flessibilità” annota Di Pace. “Oltre alla possibilità, sulla base di un contratto integrativo aziendale, di far venir meno il venerdì pomeriggio libero, una prerogativa tipica del dipendente delle assicurazioni – chiosa Garibotti di Cisl-First – stiamo lavorando ad accordi aziendali per la diffusione dello smartworking, ovvero la possibilità di lavorare a casa, oppure presso una sede della compagnia più vicina alla residenza del lavoratore”. “Questa possibilità – scrive Affari & Finanza – è di fatto riservata a quei lavoratori impegnati in attività amministrative e informatiche, mentre ne sono escluse, per esempio, le forze vendita. Secondo la Cisl-First oggi gli smartworkers assicurativi sono circa 3-4mila, tutti volontari, ed in netta crescita: “Accanto al vantaggio logistico del lavoratore continua Garibotti vi è quello del datore di lavoro, che può contare su un lavoratore meno stressato e più motivato”.