Intesa Sanpaolo, parola fine su periodo travagliato 8000 lavoratori ex venete

“Dal lato occupazionale, abbiamo messo la parola fine a un periodo travagliato e pieno di incognite, riconoscendo agli oltre 8.000 lavoratori delle ex banche venete diritti, tutele e un welfare di eccellenza e distribuendo i benefici, in una logica di equità coerente con i valori confederali, a tutta la platea dei lavoratori”: si esprime così Mauro Incletolli, della segreteria nazionale di First Cisl, in merito all’accordo, siglato oggi, che regola l’integrazione del personale delle ex banche venete in Intesa Sanpaolo.

“Sotto il profilo sociale – aggiunge Incletolli – è qualificante anche aver garantito la conferma in pianta stabile ai 200 giovani che erano in servizio a tempo determinato nelle ex venete alla data del 25 giugno, un risultato per niente scontato alla luce dei 4000 esuberi definiti dal piano di acquisizione, delle centinaia di chiusure di sportelli e del numero di persone cui va trovata una nuova mansione”.

“L’accordo – spiega Caterina Dotto, responsabile di First Cisl nel gruppo Intesa Sanpaolo – è improntato all’inclusione e definisce i trattamenti economici e normativi che saranno applicati a partire dalla migrazione informatica, prevista per il week end lungo dell’8 dicembre. Abbiamo ottenuto l’impegno aziendale ad assegnare lavorazioni e ad aprire nuove filiali on line nei territori dove esistano concentrazioni di personale e sono state definite misure di tutela per chiunque, area professionale o quadro direttivo, dovesse essere coinvolto in forme di mobilità territoriale straordinaria”.

La platea interessata dall’applicazione dell’accordo è costituita dagli 8.320 lavoratori provenienti dalle ex venete. Per loro è prevista la salvaguardia dei trattamenti economici contrattati e l’applicazione integrale del contratto del gruppo Intesa Sanpaolo già dall’1 gennaio 2018. Da gennaio, inoltre, i lavoratori entrati dopo il decreto di giugno beneficeranno del welfare di gruppo e potranno iscriversi al fondo pensioni aziendale; dal 2019 potranno anche fruire delle prestazioni del fondo sanitario (chi proviene da Banca Apulia entrerà nel fondo assistenza già nel 2018). I dirigenti delle ex venete che ne abbiano i requisiti potranno accedere al fondo di solidarietà.

Per quanto concerne la mobilità straordinaria, è necessario il consenso dell’interessato in caso di spostamento a più di 90 chilometri dalla residenza, viene riconosciuto un rimborso dal 35° chilometro (70 andata e ritorno) ed è possibile un solo trasferimento fino al 30 giugno 2019.