Pensioni, si torna a parlare di “quota 100”

La prossima legge di stabilità, che dovrebbe entrare in vigore a partire dal primo gennaio 2018, potrebbe introdurre modifiche alle misure previdenziali già esistenti. Sembra, infatti, spiega Esofirst– il settore di First dedicato agli esodati- che siano apportati alcuni correttivi alle nuove misure previdenziali, il tutto al fine di garantire ad una platea più ampia di beneficiari il diritto al pensionamento.

Potrebbe, infatti, riaprirsi la discussione su una proposta di legge depositata in Commissione Lavoro alla Camera dal 2015 dall’ex ministro del Lavoro e attuale presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano. Esofirst  chiarisce che si tratta  del meccanismo detto “quota 100”, che prevede l’uscita anticipata a 62 anni di età e 38 anni di contributi effettivi oppure 63 anni di età e 37 anni di contribuzione o 64 anni di età e 36 anni di contributi versati.

Tale provvedimento, potrebbe prevedere, infine, lo stop dell’innalzamento dell’età pensionabile per via dell’adeguamento dei requisiti alla speranza di vita che a partire dal 2019 potrebbe salire sino ai 67 anni oltre al riconoscimento dei lavori di cura e assistenza ai fini contributivi per le lavoratrici.

Ricordiamo che Esofirst è a disposizione dei colleghi esodati ed “esodandi” (e quindi di chi è ancora in azienda), che possono rivolgersi ai rappresentanti sindacali First Cisl per essere indirizzati alle strutture competenti e per avere informazioni sulle normative per gli esodi e i fondi di solidarietà.