Furlan, una grande alleanza contro la violenza sulle donne

“Le storie condivise sui social con l’hashtag #quellavoltache, fanno davvero riflettere sul dolore e la rabbia di tante donne molestate, aggredite, umiliate. Sono testimonianze terribili, un flusso ininterrotto davanti al quale è impossibile restare indifferenti e non prendere una posizione netta”. È la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, che parla, e lo fa con una lettera al direttore sulle pagine del quotidiano La Repubblica del 23 ottobre 2017.

Sono le storie emerse grazie alla campagna social lanciata da Giulia Blasi, una conduttrice radiofonica, giornalista e scrittrice, in seguito al polverone sollevatosi per lo scandalo Weinstein, tutte testimonianze di persone che sono state molestate o abusate. L’iniziativa ha scoperchiato un mondo che per le donne è molto familiare e allo stesso tempo raramente esplicitato.

La Cisl da tempo è in prima linea su questi temi, nei mesi scorsi è stata presentata la  Piattaforma sulla prevenzione della violenza su donne e minori , è stata lanciata l’adesione alla petizione “Questo è il mio corpo“, e sulla depenalizzazione del reato di  stalking e sulla necessità di proteggere le vittime si è espresso anche il XVIII Congresso Confederale con una mozione.

“Sono più di 7 milioni – ha scritto Annamaria Furlan – le donne che nel corso della propria vita hanno subito una forma di violenza o abuso. Numeri impressionanti di fronte ai quali non possiamo far finta di niente. Ecco perché quest’anno la Giornata mondiale contro al violenza sulle donne non  può essere solo un momento rituale di denuncia: deve segnare l’inizio di un’alleanza tra istituzioni, società civile, associazioni laiche o cattoliche, scuola, università, mondo della cultura e dello sport, verso quella  che è diventata una vera e propria emergenza nel nostro Paese”.