Facebook sempre più determinante nella comunicazione, e le banche?

In questi giorni è esploso il caso Russiagate. Ne parlano tutti i giornali e le tv ma pochi giornalisti cercano di spiegare come l’intervento russo sarebbe avvenuto. Lo fa corriere.it in un articolo dal titolo “Russiagate, contenuti russi su Facebook potrebbero aver raggiunto metà elettorato Usa” a firma di Giuseppe Sarcina. Lo strumento utilizzato sarebbe stato facebook alimentato da circa 80mila posts che avrebbero raggiunto circa 126 milioni di americani. In pratica, metà dell’elettorato.

Ma qui non è tanto il risvolto politico che ci interessa. Piuttosto è importante comprendere una volta di più l’importanza che hanno assunto oggi i social, a cominciare proprio da Facebook, un mezzo che, ci dicono dagli Usa, sarebbe in grado di manipolare le masse.

A parte il Russiagate il fatto che i social siano diventati sempre più strategici nella comunicazione è ormai un dato acclarato. Le banche, però, dimostrano ancora una certa diffidenza. Quasi tutte sono presenti su Facebook ma sono ancora molto restie ad investire risorse per alimentare contenuti di valore. Per lo più le banche si limitano a campagne pubblicitarie ed a gestire i rapporti con i clienti. Non si segnalano, al momento, iniziative forti nei confronti della comunicazione attraverso i social. Infatti gli investimenti, peraltro necessari, sono diretti per lo più ai sistemi di protezione dei dati più che alla comunicazione dei valori aziendali attraverso i social.

Nel frattempo Facebok e gli altri grandi player mondiali si preparano allo sbarco in un mercato ormai pronto ad accogliere le offerte di Facebook stesso, Google ed Amazon che, ormai da tempo, hanno acquisito licenza bancaria.