Venete, “a esclusi non accada quanto avvenuto in passato”, il monito di Romani

In un articolo dal titolo “Ex popolari dopo il crac” a firma di Eleonora Vallin, il Matttino di Padova, La Tribuna di Treviso e la Nuova Venezia analizzano a fondo il patto tra sindacati e Gruppo Intesa a seguito della liquidazione di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.

Una volta definito il numero di dipendenti in esubero ed aver stabilito la volontarietà a lasciare il lavoro, sindacati e Gruppo Intesa torneranno ad incontrarsi a settembre per avviare la seconda fare della trattativa che riguarderà la chiusura degli sportelli, la mobilità e la riconversione del personale che rimarrà in azienda.

Per il momento resta sospesa la situazione dei 700 dipendenti delle ex venete non acquisite dal Gruppo Intesa: “Dobbiamo tenere altissima la guardia per tutti gli oltre 700 dipendenti esclusi dal salvataggio – ha dichiarato Giulio Romani, segretario generale di First Cisl – impedendo che accada loro quanto già successo in altre situazioni di difficoltà irrisolte negli ultimi anni, quale Hypo Alpe Adria o le società satellite di Banca delle Marche”.