Romani su Mps, “vendita npl a prezzi di mercato lascia amaro in bocca”

Claudia Cervini firma per Mf-Dow Jones un articolo dal titolo “B.Mps: Romani (First-Cisl), vendita Npl a prezzi di mercato lascia amaro in bocca”, ripreso da varie testate on line, in cui Giulio Romani evidenzia tutta la sua amarezza per la gestione dei crediti deteriorati del Monte dei Paschi secondo logiche di mercato molto distanti da una gestione paziente e partecipata, che invece garantirebbe ricavi ben maggiori, come avvenuto in passato per altre banche: “Non è ancora noto il prezzo a cui sono stati ceduti questi crediti non performanti, ma sicuramente non è paragonabile al valore con cui sono contabilizzati a bilancio. Andrebbero, in questi casi, adottate soluzioni ad hoc”, dichiara Romani nell’intervista.

«Romani – sottolinea la giornalista – da tempo ha avanzato al sistema una proposta che prevede la gestione in-house paziente e partecipata, attraverso la costituzione di apposite società, delle sofferenze. In altri casi le risorse finanziarie per acquistare gli npl arriverebbero da fondazioni, altri istituti di credito, associazioni di impresa e dagli stessi lavoratori di quelle realta’ da salvare dai crediti deteriorati. Senza entrare nel merito di come si sarebbe dovuta affrontare la situazione del Monte spiega che sarebbe stato necessario “sostenere la banca nella vendita a un prezzo piu’ elevato degli Npl e consentire al territorio un recupero paziente, in un arco di tempo piu’ ampio; cioe’ evitando le consuete logiche di mercato puramente speculative”»

Il segretario generale di First Cisl sottolinea poi la disponibilità del sindacato nella gestione delle ricadute occupazionali: “La riorganizzazione comporterà non solo sacrifici economici, ma anche professionali coerentemente col nuovo modello e il nuovo assetto. Il sindacato dovrà quindi affrontare e gestire anche questa fase”.