La stampa nazionale sulla difficile estate per i bancari italiani

L’emergenza occupazionale è grave e non sfugge alla stampa nazionale che dà ampio risalto all’indagine effettuata dall’ufficio studi di First Cisl.

Oggi La Stampa scrive di “un’estate pesante, dal lato dell’occupazione, per il mondo bancario italiano”. Lo fa con un articolo nella pagina economica dal titolo “Banche, boom di esuberi: 17500 nel 2017”.

Di spalla Il Messaggero calca la mano e in un articolo dal titolo “Crisi bancarie, nei primi sette mesi gli esuberi a quota 17.500” scrive di estate durissima. Il giornale della capitale analizza la situazione dei più grandi gruppi bancari e si sottolinea la situazione di quei lavoratori rimasti fuori del perimetro degli esuberi concordati. Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, lo ha detto a chiare note nei giorni scorsi riferendosi agli oltre 700 dipendenti di società collegate rimaste fuori dall’accordo di liquidazione delle banche venete.

Il Giornale ha scelto un taglio diverso partendo dalle operazioni di salvataggio di Mps, dall’operazione Intesa Sanpaolo per Veneto Banca e Popolare di Vicenza, UniCredit e Ubi.

Avvenire ha aggiunto un’interessantissima grafica che riporta con grande puntualità lo studio di First Cisl; banca per banca sono dichiarati gli esuberi, le motivazioni, la data in cui è stato raggiunto l’accordo con il sindacato. L’articolo, dal titolo “Il grande esodo allo sportello, First Cisl, previsti 17500 esuberi in sette mesi. Il costo netto per il sistema? Oltre due miliardi”, è firmato da Paolo Pittaluga che ha un incipit d’effetto: “Il mare magnum della crisi bancaria non si è tradotto solo nei danni creati ai clienti, ma si trasforma ora in stillicidio di posti di lavoro”: “Il vero problema – ha dichiarato Giulio Romani – è che le banche intervengono sui processi organizzativi senza investire su prodotti e servizi”.