Minsk, a confronto le culture sindacali europee del settore finanziario

La seconda Conferenza internazionale sui lavoratori delle banche, della finanza e delle assicurazioni organizzata a Minsk dal Sindacato bielorusso dei lavoratori delle banche e della finanza ha offerto l’occasione per avviare un percorso di cooperazione fra parti sociali dell’Europa dell’est con i maggiori sindacati dell’Europa occidentale. Si tratta di un possibile preambolo delle chance che potranno essere offerte in ambito europeo dal futuro sviluppo della valenza politica degli ambiti di dialogo sociale comunitario esistenti. Come ha sottolineato Filippo Arena, presente alla Conferenza per conto di First Cisl, ha così preso avvio “la costruzione di un robusto ponte imperniato su amicizia e ricchezza di valori e diverse conoscenze delle rispettive culture sindacali”.

Al centro dell’intervento di First Cisl, le conseguenze della crisi economica internazionale sul sistema bancario italiano, nel quale quattro banche sono state oggetto del provvedimento di risoluzione: “Pesante è stato il prezzo pagato dai clienti e dai lavoratori che oltre a perdere in molti casi il posto di lavoro stanno subendo anche conseguenze personali sul piano legale”, ha ricordato Arena.

“Fino ad ora la gestione ordinaria e straordinaria della crisi degli istituti bancari italiani (ed europei) ha fatto ampia leva sulla riduzione del costo del lavoro, con conseguente pesante riduzione dei lavoratori occupati – ha ribadito Arena -, senza di fatto porre quasi mai in atto da parte dei banchieri italiani (ma la situazione europea non è molto differente, anzi…) piani industriali illuminati e tantomeno innovativi che proponessero nuove idee di business che permettessero il superamento della crisi stessa riportando le banche ad essere aziende produttive e che facciano veramente sistema fra loro tornando a sostenere in maniera ‘robusta’ l’economia complessiva del Paese”.

Si è anche entrati nel merito della proposta di First Cisl per la gestione paziente e partecipativa del portafoglio di crediti deteriorati della banche in crisi. Il progetto di First Cisl – ha ricordato Arena – si basa sulla convinzione della piena efficacia di “una gestione più accurata dei contenziosi con relativa più accurata e paziente gestione del recupero dei crediti problematici” all’interno di società di gestione degli attivi che si avvalgano delle professionalità del personale bancario delle aziende cedenti, con beneficio per l’occupazione, per l’economia dei territori e per lo stesso bilancio delle banche coinvolte.