Equilibrio vita-lavoro, First Cisl vara un progetto europeo

Il giusto equilibrio tra vita lavorativa e vita personale e famigliare è alla base della società civile. Su questa convinzione First Cisl ha promosso una specifica iniziativa di studio nell’ambito di un progetto biennale finanziato dall’Unione europea dedicato a “Work-Life Management and CSR in the finance sector”. Partito da Atene lo scorso 30 gennaio, il programma mette insieme 8 paesi europei, oltre all’Italia: due del Nord Europa con una “storica” sensibilità verso i temi di work life management (Inghilterra, Finlandia); tre dell’Europa occidentale con una cultura più “tradizionale” (Spagna, Francia, Grecia); due della “nuova Europa” con meno esperienza nel campo della negoziazione dei diritti dei lavoratori (Bulgaria, Romania); un paese candidato (la Turchia). Partecipano inoltre al progetto Uni Europa e il suo Dipartimento Uni Europa Professionals & Managers, Eurocadres e Federmanagement, associazione nazionale di dirigenti d’azienda.

“L’obiettivo primario di First Cisl e dell’Unione europea, che ha creduto e finanziato il nostro progetto – afferma Pier Luigi Ledda, segretario nazionale e project manager dell’iniziativa –, è quello di costruire una rete di sindacalisti preparati in termini di conoscenza e sensibilità ai problemi work life management che possano affrontare, con nuovi metodi operativi, le sfide negoziali su questi temi. Abbiamo anche due proposte concrete: che il sindacato sia coinvolto nel ‘design’ delle nuove tecnologie, per renderle worker friendly, e che sia coinvolto nell’organizzazione del lavoro, per aumentare la produttività in un ambiente in cui il rapporto vita-lavoro sia gestito per ‘adattare il lavoro all’uomo’ e non viceversa, come tra l’altro sancito dalla Direttiva 89/391/CEE.